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Testamento (sonetto di Olindo Guerrini)

Quando morrò, lungo la terra mossa Non piantate il cipresso e la mortella, Io la mia tomba non la voglio bella, Ma giovevole altrui più che si possa

A che servono i fior sopra la fossa Se l’alito d’april non rinnovella Le membra, il cor, la vita e le cervella Vestito un giorno ed anima dell’ossa?

Piantateci la vie! il suo giocondo, Il suo celeste grappolo spremuto, Diverrà vino ghiotto e rubicondo.

E così, benché morto, il mio tributo Ai vivi pagherò, rendendo al mondo Qualche goccia del vin che gli ho bevuto.

Olindo Guerrini

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