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Immagine del redattoreEmilia Romagna Tour Guide

Aggiornamento: 15 ott 2022

Conoscevi la storia dietro al simbolo #Ferrari, conosciuto in tutto il mondo?

Affonda le sue radici in Romagna!


Nel 1923 Enzo #Ferrari vinse la sua prima gara a #Ravenna, al Circuito del Savio. Sponsor della corsa fu il Conte Enrico #Baracca che lo invitò a visitare il suo podere. Il Conte e la moglie rimasero così colpiti dalle capacità di guida di Enzo che decisero di raccontargli la storia del loro figlio defunto da pochi anni, "l'asso dei cieli" della prima guerra mondiale: Francesco Baracca.


photocredit Istagram @architettura_del_900_in_italia


Gli furono attribuite ben 34 vittorie in battaglie aeree, ed era considerato a tutti gli effetti una leggenda. Il suo aeroplano era decorato con il temibile "Cavallino Rampante": un cavallo nero rampante su sfondo bianco.

Il conte e la contessa consigliarono a Enzo di usare quel simbolo, sarebbe stato di buon auspicio per lui.


photocredit Istagram @timpitt100


Alcuni anni dopo, nel 1929, Enzo fondò la "Scuderia Ferrari", ancora oggi esistente e indovnate un po' quale simbolo scelse? Proprio il Cavallino Rampante ma questa volta su sfondo giallo, il colore araldico della sua città, #Modena.


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Immagine del redattoreEmilia Romagna Tour Guide

Aggiornamento: 15 set 2022

Piccoli mostriciattoli disseminati in tutta #Ravenna, una nuova chiave di lettura per vivere l'arte...all'aria aperta!

photocredit Instagram @ninatheostreetart


La bellezza di Ravenna non è solo negli interni, nelle sue preziose chiese e monumenti patrimonio dell’Umanità #Unesco, ma anche fuori, per strada. E’ con questa intuizione che da alcuni anni il Comune di Ravenna insieme all’Assessorato #Turismo e Cultura, sta valorizzando ogni singolo spazio utile per dedicarlo all’arte. Oggi è possibile visitare la Ravenna città d’arte da un altro punto di vista, quello della #StreetArt!

Tra i vari artisti che hanno lasciato il segno in città (Blub, Ericailcane, Hope, Dzia, Dissenso Cognitivo, LABADANzky, Gue, Kobra) ce n’è uno particolarmente famoso e quotato.


Si fa chiamare Invader e si definisce un AVNI - artista vivente non identificato

Si fa chiamare Invader e si definisce un AVNI - artista vivente non identificato. Si tratta di un famoso street artist di origini francesi che, anziché armarsi di bomboletta e pennelli, sceglie un mezzo di comunicazione inusuale fatto di tessere industriali di varie dimensioni e colori, per dare vita alle sue creature fatte da un mosaico di pixel stile Space Ivaders. (il famoso videogioco anni 80 caratterizzato dai tipici mostriciattoli stilizzati)


photocredit Instagram @mark.serigrafia


Sembrerà una forzatura e invece non lo è: le sue 40 opere disseminate tra città e lidi sono il ponte ideale tra l’arte antica del mosaico e una nuova chiave interpretativa.

E tu? Hai visto qualche mostriciattolo in giro? Ce n’è qualcuno nella tua città?


photocredit Instagram @__pat__m__


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Immagine del redattoreEmilia Romagna Tour Guide

Aggiornamento: 15 ago 2022

Nella facciata del Palazzo degli Strazzaroli (l’antica corporazione medievale dei Drappieri), in Piazza di Porta Ravegnana proprio vicino alle due Torri, c’è una finestrella con una tenda opaca, di colore bordeaux sempre abbassata. Si trova sopra il balconcino centrale ed è ben visibile dalla piazza

photo credit Instagram @_grgmzz_

Dietro la tenda c’è una piccola edicola che contiene una scultura raffigurante la Vergine col Bambino attribuita a Gabriele Fiorini. La statua è visibile solo una settimana all’anno, quando la Madonna di San Luca fa visita alla città di Bologna e dal Colle della Guardia si sposta nella chiesa di San Pietro, in Via Indipendenza. In quell’occasione, si suona il campanello che è visibile a lato e si solleva la tenda.

E’ una delle tante celebrazioni (misteriose o bizzarre sarebbe bene dire in questo caso...) collegate all’icona della Madonna di San Luca.

La scultura non ha un nome, pertanto ci hanno pensato i bolognesi a dargliene uno.

L’hanno chiamata la “Madonna del Campanello”, proprio per il suono che precede l’alzata di tenda.

Facile no?


photo credit Instagram @antonyg071

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